“E la morte che ci uccide è sempre libera.” (da “Credo in un solo oblio” di Antonio Rezza)

Credo nelle occasioni create.
Credo nelle occasioni mancate.
Credo nel volere, che non è mai potere.
Credo di credere nelle cose giuste.
Credo di sbagliare spesso, ma alla fine chi sa cos’è la cosa giusta?

Tante volte ho creduto di esser giunto a un punto, ma poi alla fine ti accorgi sempre che non è il traguardo, ma solo una meta, l’ennesima meta…
Per chi si ricorda il videogioco “Out Run”, ecco, ogni fine è un nuovo inizio, dopo un bivio, una scelta. Alla fine è tutto una grande partita a “Out Run”.

Perché i vagabondi come noi, baby, sono nati per correre. (da “Born to Run” di Bruce Springsteen)

“Cristo e Stalin” (“Aida” di Rino Gaetano)

C’è stato un tempo in cui credevo a molte cose, avevo molti obiettivi, e quelle che credevo essere delle certezze. Poi, ho semplicemente deciso di mollare il più possibile Torino e di voltare pagina. Ma non sempre ci riesco… Non che pensi di voler tornare indietro, sia ben chiaro, ma a volte i pensieri fanno male, destabilizzano.

” … la durezza di una pena sopportata si avverte soltanto quando ce ne siamo liberati e, stupefatti, si esclama : come ho fatto a tollerare un simile inferno?” (“Lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci)

Ma “sono stato punk, prima di te” (Enrico Ruggeri), e questo a modo suo mi aiuta. Datemi pure del “boomer”, fottesega. Io ho una cosa di cui vado fiero: la mia esperienza. Anche se mi ha azzoppato…

Io sono normale, ma diverso dagli altri, ho un’anima speciale, che nessuno vedrà. (Enrico Ruggeri dalla canzone “Diverso dagli altri”)

C’è chi crede che ignorandomi, io lasci perdere quel che mi è dovuto. La comicità di queste persone è quasi tenera! Il fatto che lasci passare del tempo non vuol dire che lasci perdere, anzi, l’incazzo fermenta!

L’ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. (Confucio)

Meglio non sapere. Meglio non immaginare. Meglio, al momento opportuno, fare.

Empatia significa comprendere immedesimandosi nell’altro e dedicandosi a lui con calore. (Anselm Grün)

Ho sempre pensato che per avere cura delle persone, bisogna in primis preservare le proprie energie. Certo, in tutte le cose ci vuole il giusto equilibrio, ma se non abbiamo le forze per dedicarci a chi merita, più che danni, che possiamo combinare?

Il dolore è un dono. Senza la capacità di soffrire non sentiremmo il male che infliggiamo. (Dottore)

Così mi ritrovo a vivere intensamente ogni momento, ogni frazione di secondo, anche quelli apparentemente apatici hanno una loro intensità. Certo, non ho più le forze e la voglia di una volta, sarà un periodo di transizione, ma comunque non mollo mai. Lentamente inesorabile, costantemente incostante,

Papà sta zitto. Scusa ma sta zitto ti prego. Manca una persona, una persona importante, una persona molto, molto importante. Scusatemi, scusatemi tutti. Ma quando ero bambina avevo un amico immaginario. Il dottore stropicciato. Il mio dottore. Ma lui non era immaginario. Era reale. Io mi ricordo di te. Io non posso sbagliare. Ho riportato indietro gli altri, posso far tornare anche te. Uomo folle io mi ricordo bene di te e sei in assurdo ritardo al mio matrimonio! Ti ho trovato. Ti ho trovato nelle parole come sapevo che avrei fatto. Per questo mi hai raccontato la storia dell’antica cabina blu nuova di zecca, oh ingegnoso, molto ingegnoso. (Amy Pond, Doctor Who)

E torneranno i momenti, torneranno i canti e le voci rauche, tornerà il sudore e tornerà il freddo nell’anima, torneranno i tremiti e gli occhi umidi. Tutto torna, la storia è una ruota… Per quanto giri, appoggia sempre sugli stessi punti…